
Nel 2024, le vendite di auto nuove continuano a generare fatturati record, con un valore complessivo di oltre 47 miliardi di euro. Dall’altra parte, il mercato delle auto usate sta registrando un vero e proprio boom, con oltre 3,1 milioni di passaggi di proprietà e una crescita dell’8,3% rispetto al 2023.
Cosa sta cambiando? Se fino a qualche anno fa l’idea di acquistare un’auto nuova era alla portata di molti, oggi la situazione è ben diversa. Il prezzo medio delle nuove immatricolazioni ha raggiunto i 30.000 Euro, con un incremento costante rispetto ai 21.000 Euro del periodo pre-Covid.
Le case automobilistiche hanno cambiato strategia: se un tempo l’obiettivo era vendere più auto possibili, oggi è produrre solo modelli ad alto margine.
Non sorprende, quindi, che molti automobilisti abbiano deciso di guardare al mercato dell’usato per cambiare la propria auto.
Auto usate: il vero motore del mercato
Mentre le immatricolazioni nuove sono in leggero calo, il mercato delle auto usate non è mai stato così attivo. I prezzi medi sono in discesa, attestandosi intorno ai 18.000 Euro, 1.000 Euro in meno rispetto al 2023. Un dato che, unito alla maggiore disponibilità di vetture e all’assenza di tempi d’attesa, sta spingendo sempre più italiani a preferire l’usato al nuovo.
Il parco auto italiano, quindi, continua ad invecchiare: l’età media delle auto in circolazione ha ormai superato i 14 anni, e chi decide di cambiare auto con un usato, in genere, passa a modelli che hanno circa 7 anni di vita.
Quale direzione prenderà il mercato?
Quello che sta accadendo è chiaro: l’auto nuova sta diventando un bene per pochi, mentre l’usato si conferma la soluzione più logica per chi cerca un buon compromesso tra qualità e prezzo.
Le case automobilistiche dovranno affrontare una sfida importante: continuare su questa strada, rischiando di perdere una fetta sempre più ampia di mercato, oppure trovare soluzioni che rendano le auto nuove più accessibili?
E soprattutto: quanto ancora il mercato dell’usato potrà assorbire la domanda crescente, senza un rinnovamento del parco auto che rischia di diventare sempre più obsoleto?
Guida sicura e ottimizzazione del veicolo
Le aziende che mantengono il proprio parco auto per molti anni devono fare i conti con usura, consumi e mancanza di tecnologie moderne. Le aziende che invece decidono di rinnovare il proprio parco auto integrando veicoli ibridi o elettrici nelle proprie flotte possono incorrere in maggiori costi operativi, consumi più alti e un aumento del rischio su strada.
In entrambi i casi, Driving Motorsport offre corsi specifici per aiutare il personale viaggiante a ottimizzare la propria guida, massimizzando la sicurezza e l’efficienza dei veicoli aziendali:
✔️ Corsi di guida sicura, per l’adattamento alle diverse dinamiche di guida.
✔️ Tecniche di guida predittiva, per ridurre consumi e usura dei veicoli.
✔️ Transizione all’elettrico e adattamento alle nuove tecnologie, per le aziende che rinnovano il parco auto.
Investire nella formazione significa ridurre costi, aumentare la sicurezza e rendere più sostenibile la gestione della flotta.