Categories: Elettrico, Guida Sicura

Davide Montella

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Auto elettrica in ricarica presso una colonnina, simbolo del futuro delle batterie e del riciclo nell’industria automobilistica.

Batterie per veicoli elettrici: perché è ora di pensarci seriamente

La transizione alla mobilità elettrica è ormai inarrestabile, e se hai mai pensato che le auto elettriche siano solo un buon modo per aggirare i limiti di emissioni, ripensaci. Non si tratta solo di cambiare il tipo di carburante, ma di ripensare a tutta la filiera della produzione e del post-vita del veicolo, a partire dalla sua batteria.

Ecco il punto: le batterie agli ioni di litio – cuore pulsante di ogni veicolo elettrico – sono uno dei componenti più costosi e difficili da gestire. E quando arrivano alla fine del loro ciclo di vita, la soluzione non è semplicemente “buttarle via”. Anzi, il futuro delle batterie è nel riutilizzo e nel riciclo.

Il ciclo di vita delle batterie: non è finita, è solo l’inizio

Ok, ammettiamolo: finché le batterie erano solo il punto dolente degli EV (i veicoli elettrici), il mondo sembrava volerle ignorare. Ma oggi la situazione è cambiata. Ogni giorno milioni di veicoli elettrici entrano in servizio, con batterie che, dopo un po’, necessitano di una seconda vita. E qui entra in gioco l’economia circolare.

Immagina che queste batterie, dopo aver alimentato auto, furgoni o bus, possano essere riutilizzate in grandi impianti di stoccaggio energetico o per accumulare energia da fonti rinnovabili come il solare o l’eolico. In pratica, le batterie potrebbero diventare una risorsa preziosa per l’intero sistema energetico. Non sarebbe fantastico? Piuttosto che bruciarle nel loro smaltimento, potremmo dar loro una seconda opportunità, riducendo così la nostra dipendenza dalle materie prime.

Il grande business del riuso delle batterie

Nel 2030, l’industria delle batterie per auto elettriche di seconda mano potrebbe far guadagnare a livello globale oltre 4 miliardi di dollari. Ecco la parte interessante: non solo stiamo parlando di un mercato in forte crescita, ma le normative europee stanno accelerando questa transizione. Entro il 2031, l’Europa impone che una parte significativa delle nuove batterie sia composta da materiali riciclati. Il 16% di cobalto, il 6% di litio e nichel. Una mossa che contribuirà a ridurre l’estrazione di minerali rari, meno impattante sull’ambiente e, guarda caso, anche sul portafoglio.

In questo panorama, l’adozione di pratiche di riciclo delle batterie diventerà cruciale per chi opera nel settore dell’automotive. Quindi, non solo è un obbligo etico, ma anche un’opportunità economica. E per chi ancora sta cercando di capire “cosa ci guadagno”, vi posso assicurare che un mercato in espansione di questo tipo porta benefici a tutti, dalle aziende che riciclano fino ai consumatori finali.

La vera sfida: il ciclo di vita delle batterie e la tecnologia da implementare

C’è un aspetto fondamentale da considerare quando parliamo di riutilizzo delle batterie: la loro durezza e complessità. Non tutte le batterie sono uguali, e non tutte sono pronte per essere riutilizzate in applicazioni di seconda vita. Per questo motivo, servono impianti di riciclo ad alta tecnologia. È qui che entra in gioco il famoso “nichel-manganese-cobalto” nelle batterie NMC. Questi materiali, utilizzati per migliorare la densità energetica, aumentano il valore di mercato e il potenziale di riciclo, facendole diventare un tesoro nascosto.

Eppure, anche in Europa, la produzione e il riciclo delle batterie è ancora lontano dall’essere perfetto. Negli Stati Uniti, ad esempio, la capacità di recupero di materiali preziosi è aumentata, ma si trova ancora dietro rispetto a quella europea, che sta adottando leggi specifiche per accelerare il processo. Insomma, si parla di un settore giovane, ma con una rapida crescita, destinato a cambiare il modo in cui produciamo energia e, naturalmente, di come alimentiamo i veicoli.

Driving Motorsport: dove entra in gioco la formazione

Con l’avvento delle auto elettriche, la guida sicura diventa ancora più cruciale. Le flotte aziendali non solo devono preoccuparsi di cambiare l’auto, ma anche di come gestire in modo ottimale i consumi e le batterie. Le tecnologie avanzate che spingono verso la mobilità sostenibile vanno di pari passo con una guida consapevole e sicura, che non solo migliora le performance dell’auto, ma ottimizza la durata delle batterie e riduce l’impatto ambientale.

Driving Motorsport offre corsi specializzati non solo sulla guida sicura, ma anche sull’utilizzo ottimale dei veicoli elettrici. Una formazione completa per le flotte aziendali che vogliono non solo ridurre i costi, ma anche adottare comportamenti di guida che contribuiscano al risparmio energetico.

Se la tua azienda sta facendo il salto verso l’elettrico, il nostro programma di formazione ti aiuterà a ottenere il massimo dal tuo parco veicoli, riducendo consumi, danni e usura delle batterie.

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